Xabi o Diarra? Grosso o Andrè Santos?

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saropazzo117
view post Posted on 1/7/2009, 14:04




Al primo giorno ufficiale del calciomercato, la Juve arriva convinta di essere molto avanti con i lavori. Gli ingaggi-lampo di Cannavaro, fra molti dubbi, e Diego, nel consenso generale, valgono già un salto di qualità: più esperienza e fantasia, come minimo. Per completare l’opera, adesso, il tempo non manca. E da lunedì, a supportare le strategie delineate da Blanc e Secco, c’è anche l’ok del cda per una cifra più consistente da investire sui tasselli mancanti, senza per forza attendere di monetizzare gli esuberi in rosa.



A otto giorni dal ritiro di Pinzolo, la priorità resta quella di sempre: un centrocampista che faccia la differenza, un uomo d’ordine. Doveva essere D’Agostino. Poi, complicatosi l’affare con l’Udinese, sono sfilati altri apprezzatissimi candidati: il laziale Ledesma, il madridista Diarra (non un regista, invero), il viola Felipe Melo. Da ultimo, Xabi Alonso del Liverpool, un ritorno di fiamma dopo il lungo e vano corteggiamento della scorsa estate. Tutta bella gente. Inevitabilmente costosa. Più di quanto la Juve vorrebbe pagarla. Normali dinamiche di mercato. Domanda e offerta che in partenza non s’incrociano mai. Schermaglie. Gioco delle parti.



Apparecchiati diversi tavoli, la Juve adesso è pronta a giocare partite parallele. Senza fretta. Ricorrendo a ogni arma pur di vincerne una sola, ma di quelle importanti. Dice molto, se non tutto, il caso Xabi Alonso. Piaceva e piace ancora un bel po’, il basco che da un anno abbondante gradirebbe salutare Rafa Benitez e il Liverpool.



Dodici mesi fa, prima di virare su Poulsen, il colpo sarebbe costato 17 milioni. Ora ne servono tanti di più. Secco, con la borsa allargata dal cda, può spingersi fino a 25. Non fossero i giorni del cannibale Florentino Perez, Benitez avrebbe già detto sì. Ma da due settimane il Real Madrid s’è mosso con il boss dei Reds. Alla sua maniera: proponendo 38 milioni per Xabi e per Arbeloa. Ai due il rientro in patria nei nuovi galacticos gusta eccome. Rafa, che ha appena speso 20 milioni per il difensore del Portsmouth Johnson e si trova a confrontarsi con una situazione debitoria preoccupante assai, invece temporeggia per scucire il massimo allo spendaccione castigliano.



A queste cifre, realisticamente, la Juve non ha speranze di competere. La presa, però, non la molla. Fosse anche solo per sfidare il Real, per stuzzicarlo un po’, per poi magari barattare il patto di non belligeranza con uno sconto per Mahamadou Diarra, obiettivo di riserva mai completamente accantonato. Per il frangiflutti maliano, reduce da 7 mesi di stop per infortunio, Perez chiede 20 milioni e non è disposto a concedere prestiti-prova: la manovra-Xabi potrebbe servire ad abbassare le pretese fino a 15-16 milioni.



L’arrivo di Diarra, però, imporrebbe ritocchi al modulo di Ferrara e avrebbe la controindicazione della Coppa d’Africa da onorare a inizio 2010, al pari di Sissoko. Handicap non da poco. Evitabile puntando su altri tavoli aperti. Ieri s’è quasi chiuso quello con Felipe Melo: ha prolungato con la Fiorentina fino al 2013, con clausola rescissoria fissata dal «pioniere» Corvino a 22 milioni. Più dei 20, ritenuti esagerati dalla Juve, chiesti da Pozzo per D’Agostino, in origine la prima scelta bianconera.



Nonostante le parole recenti di Cobolli Gigli, attenzione a ritenere compromessa la trattativa. Il mercato è questo. Accelerate e frenate, acrobazie, anche bluff: vale tutto per pagare meno o incassare di più. L’Udinese ha sparato altissimo e lo sa. D’Agostino ha sempre una gran voglia di Juve ma il suo prezzo giusto non arriva a 15 milioni. Con qualcosa di meno, Secco chiuderebbe al volo. Ma siccome non ha fretta, aspetta e continua a giocare.



ndr: discorso simile per Grosso-Andrè Santos: la Juve vuole Grosso dal Lione, ma vuole pagarlo poco. Il Lione non ha fretta, aspetta che qualcuno offra di più, e intanto cerca di prendere Andrè Santos. La Juve allora cerca Andrè Santos, così il Lione è messo sotto pressione: il prezzo del terzino sale proprio a causa della concorrenza bianconera, per eliminare la quale dovrebbe semplicemente... cedere alla Juve Grosso alle condizioni imposte da Secco.

Fonte: La Stampa
 
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